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martedì 31 luglio 2012

Trans d'Havet 2012 La corta, Chantal e la cintura sadomaso... un racconto per tutti ma non per il Bress...

Alvin e Zanze a caccia del Drugo...

Bang, un fragoroso colpo di pistola coglie di sorpresa la “GANG DEL BOSCO” ossia, 65 rilassatissimi runner (gli iscritti alla corta di 40 km) confinati nella “gabbia” di partenza al Magna e Bevi di pian delle Fugazze… intenti, fino a qualche secondo prima, a scambiarsi saluti e a rimembrare di post corsa alcolici, più duri della corsa, passati in codesto luogo dopo la famosa “Staro-Campogrosso”… mai, vidi lo Zanze (mio compagno di squadra e d’avventura)così coinvolto e commosso nel raccontare un postgara…

E quindi Via! Si parte, un po’ alla volta si entra in clima gara (il bello del Trail) i primi 3-400m son tutti un urlo, un grido, dei soliti burloni, all’indirizzo dei primi, partiti come missili terra aria alla conquista delle vette “Fermi! a sinistra! No! a destra!!!” e giù a ridere, un km in leggera discesa, poi, si esce dal cono d’ombra del “Cornetto” , il sole ci indica la via verso la prima asperità di giornata “Selletta Nord Ovest” gli ululanti pazzi si chietano subito, il fiatone prende il posto della loro voce, dal secondo km, in un sottobosco diviso tra il verde delle fresche chiome e il marrone delle foglie della scorsa stagione, capiamo subito che con l’umidità odierna, in salita, ci sarà da lottare su ogni metro, si prosegue in fila indiana, sorpassiamo qualche Ultra degli 80km, ci dicono che la notte è stata dura e l’alba ancora peggio… mi passa perfino Chantal, chi è Chantal? Boh, so che è Olandese, so che si chiama Chantal perché ce l’ha scritto nella maglia sopra il culo e che non spiaccica una parola di italiano a parte dire “no friZante” quando cheide l’acqua ai ristori.

In 2km saliamo di 450m è un bel salire, il ritmo è altino e a dispetto dell’altezza c’è afa e se “Sudo ma godo” era il nome della più nota geisha Giapponese” Sudo e patisso” è il mio nome Oggi!

32minuti di corsa e conquistiamo i 1600m di Selletta NordOvest (ai piedi del”Cornetto”), si aprirebbe pure un fantastico panorama sulla “Vallarsa e sul Carega” ma nuvole basse e foschia, celano il nostro orizzonte, bella discesa, all’inizio un po’ tecnica ma poi corribilissima, sul prato, ai piedi del “Baffelan”, dei “Tre Apostoli” e della “Sisilla”, un fantastico sperone di roccia affacciato su passo “Campo Grosso” della quale allego meritata foto:

"La Sisilla" baciata dal sole

54minuti dalla partenza e i primi 5,6km sembrano esser volati, c’è da santificare il primo ristoro, bevo, bevo bevo, sento uno che mi chiama è “IL FULMINE” gli dico, “cavolo, speravo di non trovarti così presto” “anch’io” mi risponde lui, impegnato nella lunga,mi dice “sono un po’ stanchino e non ho più voglia di correre” “Ah benon” penso io… mancano solo 35km… un in bocca al lupo e riparto con Zanze, chippatura e via verso “la grande salita” 2,5km e 200m di dislivello per rifiatare, dopodiché “Bocchetta Fondi” in concomitanza dell’ottavo km di gara, ci fa vedere subito di che pasta è fatta, nel mentre, una Sciura affannata chiede allo Zanze “Scusa ma, quanto manca da qui al Fraccaroli” lo Zanze ridacchia e le fa “un bel po’ signora” il Po’ dello Zanze significa 1km e 450m con 450m di dislivello come antipasto, 2km mangia e bevi su un sentiero panoramico a strapiombo sul “catino” del “Carega” di primo e di secondo un altro km e 300m con 200m D+….dopodichè signora, il caffè lo può bere al rifugio guardando il panorama (se ci arriva viva)!

Bocchetta Fondi dall'alto

Bocchetta Fondi dal basso

Bocchetta Fondi mi fa sputare l’anima, bisogna stare attenti a dove si poggiano i piedi e per buona metà della salita anche le mani da quanto è ripida,passo Chantal, i molti turisti si fanno da parte e ci fanno passare incitandoci (grandissimi) lo Zanze mi chiede come mai non abbia portato con me i bastoncini… gli rispondo che ero combattuto sul loro effettivo aiuto in salita… (ma come li avrei voluti in quel momento, Dio solo lo sa)… sudo, sudo, sudo, da quando son partito che sia in discesa, o che sia in salita ogni 5 minuti mi sono imposto tassativamente di bere almeno una sorsata dal camelbag, so che l’avevo letto da qualche parte e faceva bene, non posso che confermarlo!

Lascio passare lo Zanze, in salita ne ha di più, svalichiamo a 2039m una folata di aria gelida ci avvolge, Chantal esclama “oh my god it’s beautiful” (riferita al panorama) io le rispondo in italiano (tanto è olandese e non capisce na mazza) “dovresti vedermi con la barba fatta, sono un figurino sai” mi sorride, tanto so che non ha capito niente,via via via, se stiam qui a guardare il panorama muoriamo congelati, si rifiata un po’, Zanze sembra aver preso metri preziosi, seguo solo il mio fiato e Chantal con la sua maglia Orange, poco prima della salita finale al Rifugio Fraccaroli, tento di metterla definitivamente dietro ma niente da fare non molla un cm la signorina, continuerà a ripresentarsi da qui a fine corsa come una peperonata durante la mattinata mangiata alle 7 del mattino.

Verso il Fraccaroli Following Chantal

Ultimo strappo prima del punto più alto di oggi Rif.Fraccaroli, sorpasso una mamma sulla 40ina che sul porta bimbo,dietro le spalle sta portando un bimbo di almeno 13kg, a repirare aria buona in altura, le faccio i complimenti mentre un pensiero per il “Fulmine”mi esce spontaneo “ragazzo se arrivi fin qui è quasi fatta”.

Rifugio Fraccaroli

Via, discesa, dapprima un po’ tirata, sorpasso 2 o 3 della corta e almeno 4 o 5 della lunga con un bel po’ di staccate alla Rossi dei tempi d’oro, riacciuffo lo Zanze, dopo 13 km 2h e 32m di “goduria alpina” siamo al ristoro di Rifugio Scalorbi, lo Zanze si lamenta di un fastidio al tibiale destro, penso che nulla in quel momento sia peggio di “un fastidio al tibiale destro” con altri 27km da correre dei quali 23 in discesa… Zanze mi chiede se ho un Aulin… figurati, non ho nemmeno un gel gli dico… per fortuna lo trova da un altro trailer, lo prende, non gli farà praticamente nulla ma siccome è un Fulmineo non mollera di un mm.

Ripartiamo dopo aver chiesto alla signora del ristoro se non abbiano mai pensato di organizzare banchetti nuziali in alta quota, da quanto il buffet era fornito e delizioso, ho ingurgitato una quantità indefinita di Speck, formaggio grana, acqua e dulcis infundo un bel pomodoro con un pizzico di sale….DI-VI-NO!!!

Sben, verso le ultime due cazzabubbole di giornata, con la pancia piena e lo spirito rinfrancato, andiamo spediti, la salita ai 1700m del “Passo della Lora” è facile facile, in discesa comincia a piovere, le radici dei pini mughi e i sassi, sono delle ottime piste da pattinaggio, non ho la minima intenzione di fermarmi a indossare il kway, sfilo il copri zaino per riparare almeno quello, in discesa incrocio due signore sulla sessantina col poncho, vedendomi scendere a canna si fanno da parte, le grido “grazie grazie, sto tornando in macchina a prendermi l’ombrello” le pensionate ridono allegramente e mi incitano con un “bravo bravo”, la discesa è breve, si risale per l’ultima volta, 100m d+ e siamo a Passo della Zevola 1800m ho perso Zanze, che in discesa a causa del tibiale scende più accorto, 2 km, un gregge di pecore fa ostruzionismo ma scendiamo ai 1550m di Passo Ristele, da qui inizia un pezzo salvavita e salvagambe 7-8km di falsopiano spettacolare, tra nuvole dense che ti avvolgono nei vagli più stretti e sole cocente che par di essere in sicilia da quanto scalda… dopo questo ripetuto processo termico caldo\freddo\secco\umido siamo perfettamente temprati e ronti a tutto, la coppia Zanze e Sudo e patisso è ricomposta, a Sella del Campetto distiamo solo qualche centinaio di metri ma al ristoro di “Malga Campo Davanti” facciamo squadra anche perché il vecchio detto dice “Chi non magna e beve in compagnia o lo ga curto o non lo ga mia” vi risparmio la traduzione, comunque sia, rimirando a fondo il banchetto presieduto dalla protezione civile, faccio notare ai volontari che manca lo spek… la ragazza del ristoro mi tranquillizza subito e mi dice, “No no, c’è.. sei il primo che me lo chiede stamattina”mmm bene, e giù di spek, giù di grana e giù di pomodoro, lo Zanze chiede un po’ di ghiaccio spray agli Alpini ma gli rispondono che l’unico ghiaccio che hanno è in cubetti e gli serve per tenere in fresca il vino… Via, un gruppo di turisti fermi a sbevacchiare in malga ci applaude e ci indica, con il gesto del calice alzato usando la borracia gli grido “alla salute” nel frattempo Chantal ci riprende, maremma assassina è un incubo, corricchiamo un po’ gli ultimi 3-4km di falsopiano, breve salita, un’ultimo controllo, 3 giovani della Crew della trans d’Havet sono stravaccati su un enorme cippo,prendono nota dei pettorali di chi passa, li guardo e gli dico “Uè ma non era qui che doveva esserci la stazione della funivia?” Ridono e mi indicano l’arrivo (nel monte a fianco) della vera funivia, li salutiamo e ripartiamo, breve discesa, riprendiamo Chantal e arriviamo sull’ultimo terrazzo di giornata “Cima Marana” 1545 di panorama quasi a 360° sulle prealpi, le valli e la pianura Vicentina, Chantal riesclama “Ohhh beautiful” penso sia troppo abituata alla nebbia delle sue terre d’origine per definire beautifull un panorama purtroppo offuscato da una dannata foschia… un peccato, non sprechiamo altro tempo qui e giù per l’ultima inesauribile discesa,dapprima infima tra il bosco (complimenti a chi a Balisato questo tratto) via via più morbidosa mano a mano che si scende verso valle, l’arrivo è 1300m e 12km sotto di noi, risorpasso Chantal (certo che sia l’ultima volta) dopo 7-8km usciamo dal bosco tra le malghe, c’è un punto di partenza per parapendio con 4-5 paraglider in attesa del vento buono per partire, gli grido “Oh, avete posto???” mi rispondono “ si, si, vieni” grandissimi, un giorno o l’altro devo provare anche quello.

Rientriamo tra le fresche frasche, la calura si fa sentire, sorpassiamo diversi ultratrailer dell’80km abbastanza cotti, entriamo in un pascolo attraverso un piccolo cancello in ferro, una 50ina di metri dietro di me c’è un runner con il quale mi sarò sorpassato almeno 6 o 7 volte negli ultimi 20km lo aspetto, faccio finta di armeggiare sul cancello e faccio il gesto di gettar le chiavi tra i rovi e guardandolo esclamo “Noooo, le chiavi, mi son scivolate” il tipo si fa una risata, lo saluto, lo rivedrò (almeno lui) solo dopo l’arrivo.

A 4km dalla fine mi perdo in chiacchere con un ultratrailer il quale mi dice di avere le ginocchia a pezzi, gli dico che ormai è fatta, che è stato un grande e che se anche ha le gambe a pezzi si farà gli ultimi 200m volando, mi ringrazia, lo saluto, mi squilla il telefono, è lo Zanze, a suo dire si è perso, gli chiedo come diavolo sia riuscito a farlo con un balisaggio a prova di cieco… (giungerà al traguardo con una fantastica Birra media Fulminea in mano, non prima di aver seminato il panico vestito da marziano in un camposcuola di pischelli, facendo orienteering in un bosco valdagnese segnato solamente dai solchi lasciati da qualcuno in moto da cross con un solo pensiero in testa “Oddio, morirò fuori dal percorso, sarò squalificato e i miei cari non avranno mai una tomba su cui deporre un fiore e venire a piangere la mia prematura dipartita” nel frattempo alle mie spalle si materializza con uno sgranocchiare di ghiano, il mio incubo “LEI”, Chantal…. L’olandese stavolta è decisa a darmi la stoccata finale ma non ci sto, soffre molto le discese ripide, io invece faccio finta di no e la distacco abbastanza da dimenticarmela…2km alla fine, una fontana, di quelle che usavano le massaie 50 anni fa per fare il bucato, non so se hanno dipinto il fondo della stessa di azzurro o sia l’effetto dell’acqua cristallina, appena la vedo,per 10 secondi ci immergo la testa con cappello, occhiali e tutto fino al mento, un fiotto di acqua gelida mi entra a testa capovolta dal naso, esco con un principio di annegamento in corso, con l’acqua che mi esce da ogni pertugio, fresco freschissimo, ho bbassato la mia temperatura corporea di almeno 8° mi volto, a fianco a me,c’è LEI, Chantal, ha un sorriso da orecchio ad orecchio, mi dice “Is too hot today”… i successivi 200 incolmabili metri che si instaureranno tra noi, rimarranno tali sino all’arrivo, non ne avevo davvero più, Olanda 1 Italia 0… come prendere un gol al 93° in contropiede dopo aver tenuto le redini del gioco per tutta la partita, che coglione!

All’arrivo trovo il comitato di accoglienza della Fulminea running Team il Bress, Giò Busin, Doctor House Peo el Roverso e Drugo che ha già brillantemente terminato la sua prova da 2 ore buInserisci linkone con un tempo stratosferico e un piazzamento ancora migliore, 32° assoluto e 7° di categoria… COMPLIMENTI COMPLIMENTI COMPLIMENTI, nel mio piccolo nonostante lo scarso allenamento colgo il miglior piazzamento in classifica di sempre 20° assoluto sui 40km e udite udite 3° di categoria… non accadrà mai più ne sono certo, peccato aver centrato il podio in una delle poche gare in cui premiano solo i primi di categoria!!!

Un cenno all’organizzazione, quanto a Buona volontà, Ristori, Volontari, Percorso e Balisaggio secondo me siamo al Top, unica pecca il ristoro finale un po’ scarsino, senza Spek (hua hua hua) e una maglia da finisher Montura non all’altezza del logo che la orna, inutile dire che grida vendetta…. (per quanto riguarda il pacco gara, a parte le bellissime mutande, qualcuno mi spiega come si usa la cintura sadomaso compressport in esso contenuta???)

P.S. Al pasta party ritrovo Lei, Chantal, si avvicina al tavolo del ristoro e l’alpino gli fa “Dimme bea cosa vutto na caressa?” lo guardo e gli dico “lascia stare non è “nostra” non capisce niente”… sorrido a Chantal vorrei dirle: “You can eat anything so I'm paying, you win today” ma non mi fido del mio inglese, soprattutto dopo 40 km… mi sorride, 5 minuti dopo dall’altro lato del tavolo mi fa il pollice verso e mi dice “pasta is good” stavolta le sorrido io, le rispondo anch’io col pollice verso pensando…pff.. che ne capirà un’olandese di pasta poi…

Sulla strada verso casa in macchina guardo ripetutamente lo specchietto, di Chantal fortunatamente, nemmeno l’ombra!

Io e Sua Maestà il Drugo

14 commenti:

andrea dugaro ha detto...

me la sono risa tutta sta storia
veramente bravo!!!!!
posti fatti e rifatti camminando molti anni fa,...fantastici e vicino casa sopratutto!
un domani mi piacerebbe farli di corsa...
mi sembra ti sia divertito parecchio, nonostante il piazzamento non male!!!

Drugo ha detto...

Solito resoconto spettacolare. Grande in tutto Alvin.
Prossimo anno fai la lunga ? Dai che soffri il doppio ma anche ti diverti per due! Con il tuo spirito poi.

P.S.: Hai messo il link al mio vecchio sito. L'indirizzo e' cambiato ; )

GIAN CARLO ha detto...

Bada ragazzo che ...Chi troppo in alto va sovente ...(vabbè il resto lo sai) !

Cosimo ha detto...

Ciao Alvin, anche per me Chantal è stato un incubo. Siamo partiti insieme dalla prima fontana e da li è stata una lenta agonia nella quale mi ha dato almeno 6'... ti linko anche il mio report. Ciao e alla prossima

http://cosim-o.blogspot.it/2012/07/trans-dhavet-2012-trail-marathon.html

Peo El Roverso ha detto...

Grandioso racconto e grandiosa prestazione, complimenti!!!...e occhio all'olandese volante!!!!!

bressdicorsa ha detto...

sempre spettacolari i tuoi post,foto meravigliose,che dire..peccato xche' un terzo posto sarebbe stato da premiare..ma come dice il saggio..prima o poi qualcuno ti premiera'...ciao fratello

franchino ha detto...

I trail sono avanti... mi stanno stuzzicando le scarpette (vedi blog)... da tenere in considerazione questa passeggiata enogastronomica :-D

lello ha detto...

grande alvin grande racconto e grande gara , diciamo che sei stato un signore a far passare avanti chantal nel finale

Alberto Bressan "Pasteo" ha detto...

Spettacolo vècio!!!Spattacolo! Ma fammi capire...allora il DRugo stratosferico...tu nella 40 km 20° assoluto?!!Ma allora é vero che un fulmineo ne sa una in più del diavolo?!!
Bellissima quella del Zanze commosso per i racconti dei post corsa alcolici...
SIETE DAVVERO TUTTI BELLI COME IL SOLE!!!
Ciao

Kikko ha detto...

Quando ci vediamo te lo porto io il premio di categoria,un bel cesto con prodotti tipici della mia zona,te li sei meritati!
Grande racconto e bellissime foto,solo tu sai quello che hai visto e vissuto in quella gara...credo non te le dimenticarai facilmente...a presto mitico:-)

Pimpe ha detto...

ahahah, bello si , ma nemmeno in funivia :-)))

Emilia S ha detto...

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Bellabigo ha detto...

Anche io passo di qua dopo un po' di tempo, ti credevo un po' matto ma NON FINO AL PUNTO DI FARE QUESTE GARE :-DDDDDDDD Bravo Alvin, sempre così!

Paolo Scotti ha detto...

Grandissimo! Bellisimo post! In bocca al lupo per la trans d'Havet, ormai ci siamo. Prima o poi correremo insieme... o meglio partiremo insieme!

Ma in privato ci mandi le foto di Chantal? :-)


MEMENTO AUDERE SEMPER... RICORDA DI OSARE SEMPRE

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