Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.(CIT) Eleanoor Roosvelt...

...E i miei sono fottutamente belli (CIT) Paolo Scotti

domenica 29 agosto 2010

LOW PRESSION, GOOD IMPRESSION...


Settimana funestata dalla Bassa pressione, non quella atmosferica ma arteriosa… durante la corsa nessun problema, il problema mi viene nel giorno di “pausa” tra una corsa e l’altra, Venerdì visita medica per il rinnovo del Certificato medico, pressione 110\60, gli altri 4 anni sempre 120\80 (e che avevo appena fatto le scale) elettrocardiogramma e via…ABILE!!! Sabato durante un viaggio in treno di un ora su un vagone senza aria condizionata, mi sento la pressione sotto i tacchi ed inizio a sudare come una lattina appena tolta dal frigo e messa in una serra, per fortuna in 10 minuti mi riprendo abbastanza ma ste cose mi fan un po’ paura.

Domenica, ancora scioccato dall’esperienza low pression, decido di non correre il lungo, poi leggendo in internet qua e la, capisco che la bassa pressione nello sport può diventare quasi “fisiologica” per certi atleti e per certi tipi di sport e che non è per nulla pericolosa… così, decido di andare a correre in orario inFAUSTO.
Alle 14:30, START, previsti 30 km a 4:40 ma di incollarmi lì fisso, non ci penso nemmeno, anarchia, scopiazzando l’allenamento di Micio del giorno prima, decido in corsa per una mini progressione, che esce tutto sommato bene anche se non regolarissima.
5km a 4:40, 15 a 4:36, 5 a 4:33 5 a 4:20 con gli ultimi due sotto i 4:15( qui sotto il dettaglio).
Termino molto soddisfatto e 5 ore dopo la Bassa pressione, forse anche complice il raffrescamento dell’aria non è ancora tornata a farmi visita, speriamo continui così, come ho scritto su FaceBook, 30 km e una certezza: “Se esplodo o mi rompo le balle in corsa, la Venice Marathon la corro col garmin sulla sinistra e un Mojito sulla destra, Spritz a San Marco e in levitazione alcolica 1200m fino al traguardo…

A proposito, ieri sono stato a Venezia per un addio al celibato, è sempre bellissima … pubblicità a parte, anzi, guardate un po’ come è costretta a ridurre un opera d’arte l’amministrazione pubblica pur di trovare i soldi per restaurare le stesse… quello immortalato qui sopra è il povero ponte dei sospiri by Coc@ col@... Inguardabile!

Riassunto settimanale:

Lunedì : 13,6km 4:45 142 Bpm
Mercoledì: 20x400 a 3:53 rec 4:31 TOT 18,6 km 4:16 162 Bpm ah il fartlek, l’adoro!
Venerdì: 8x1000 a 3:51 rec 4:33 TOT 18,8km 4:17 161 Bpm
Domenica: Progressivo 30,1km 4:34 158 Bpm


domenica 22 agosto 2010

Running in Portoroz...


Eh si, e da ieri anch’io faccio parte del club di quelli che le ferie le han già finite…

Bella settimana di mare in quel di Portoroz (SLO), trascorsa in famiglia in compagnia di Jo panza il ritorno e terminator, il quale ha messo a dura prova il papà sulla banchina della spiaggia a furia di su e giù, va e vieni, acqua, non acqua… si insomma, fossi andato a lavorare mi sarei stancato meno, ma mi son proprio divertito!

La corsa? Ah si la corsa, Domenica mattina la tabella prevede 16 km a 4:25, punto la sveglia alle 6:30, lei suona, io la guardo amorevolmente e la mando a fanculo…. “La vacanza è vacanza… pure dalla tabella”

Il lunedì però, c’è il mio allenamento preferito, il fartlek, e così, alzarsi alle 6:30 e correre sulla banchina del lungo mare più che un dovere è un assoluto piacere, 18x400 veloci corsi a 3:46\km e recuperati con altri 18x400 a 4:39… TOT, riscaldamento, compreso: 16,5km corsi a 4:17\km, (162 Bpm) e quasi non sentirli…. ah le ferie!!!

Martedì e Mercoledì, non c’ho voglia, passo!!!

Giovedì: Mi faccio venire un po’ di voglia ma non troppa così evito i 12x400 in salita e mi do alla corsa panoramica, 14 km a 4:43 (146 Bpm)con qualche allungo e basta, non esageriamo!

Venerdì, ci sarebbe un progressivo 4x4000 da fare rispettivamente a 4:45 4:25 4:05 e almeno 3:55 io faccio un 4k a 4:40, 4 a 4:22, 4 a 4:03 e solo 2 a 3:57 visto che, mentre li correvo, mi è tornato in mente che ero in ferie… può tenere come scusa no? (in veritas fui cottissimo)

Domenica, in programma 18 km a 4:25, ed io, su percorso ultra collaudato in passato con vecchio leone Gianluca, con tanto di ristoro idrico al 13°km, mi faccio una regolarissima mezza 4:23\km (158 Bpm)

A settimana prossima e per chi lo è ancora, buone ferie!!!

Good Run Amici

sabato 14 agosto 2010

Ciao Otto.....


1950-2010

So che non hai mollato mai...

Te ne sei andato troppo presto....
il tuo sorriso, il tuo carisma, siano il più bel ricordo per chi oggi ti piange...

Ciao Grande Otto, ciao zio!!!!

martedì 3 agosto 2010

Camignada 2010, Fotoracconto di un viaggio tra le dolomiti e il cielo!


A poco più di un anno di distanza dal mio primo Trail, ieri in compagnia del solito “Gigio from Dolo” ho rindossato le scarpe da fuoristrada e mi sono lanciato nella fantastica “Camignada poi siè Refuse”.

Ore 5, la sveglia suona, apro i balconi della camera del B&B che ci ospita e come nelle migliori delle scenografie, mentre l’oscurità sta passando il testimone ad una giornata fantastica, un raggio di sole sembra illuminare quasi dal basso, la parete est delle 3 Cime di Lavaredo… taac, la prima foto è già in saccoccia.

Ore 7:00, dopo avere nell’ordine: Distrutto gli occhiali da sole togliendoli dalla custodia, aver banchettato a colazione con Gigio e Michele di “Runner in Venice”, aver dimenticato il biglietto del bus navetta in auto (Ale57 Docet ) con recupero del medesimo usato come riscaldamento, 25 minuti di pullman e siamo ai 1750m del lago di Misurina.

Ore 8, dopo una foto con gli amici di Running Forum, aver conosciuto al volo Simone e Cris di “Spirito Trail”, 300m di riscaldamento, SPEM, Si parte!!! 7°C,Sotto i tiepidi ma inebrianti raggi, di un sole, che ha preso il decollo alle spalle dei cadini di Misurina, una foresta di gambe, braccia e cuori si inerpica sulle montagne che tutto il mondo ci invidia, le dolomiti!

Ammaliato da cotanta bellezza, farò partire il garmin solamente alla fine del lago, son troppo preso da far foto e guardarmi in giro, ben presto, dopo circa 2,5km, lasciamo l’asfalto e prendiamo il sentiero che in 3,5km e 480m di dislivello ci porterà al primo rifugio, l’Auronzo a quota 2330m, la mia tattica di oggi è quella di tutti, provare a risparmiare un po’ nelle salite per aver benzina a sufficienza per gli ultimi 12km di discesa, descritti come un autentico calvario …

48’50” dopo il via,risparmiando ben poco, (cosa volete, con un pettorale addosso e una salita davanti è facile stravolgere un po’ le tattiche no?) passo il primo rifugio, trovo una signora che tenta di convincere la sua amica, (almeno 148 anni in due) che quelle al di là del masso siano marmotte, io la guardo strano e le faccio, “uè, se le marmotte han le ali allora son marmotte” la sua amica, “ecco, te l’avevo detto che erano merli” io penso ” vabbè allora io son Michael Jordan”,. Sfrutto la bellissima passerella di un km e mezzo sotto alle tre cime per godermi il paesaggio, fare una foto “aerea” dell’arrivo e sciogliere un po’ le gambe, almeno in 5 o 6 mi sorpassano,dove andranno poi di fretta? , c’è un sole e una luce che non illumina solo i tuoi passi, ti illumina dentro, ti illumina l’anima e ti apre il cuore, fanculo il cronometro, me la respiro tutta quest’aria tersa e penso “Se il paradiso esiste, dev’essere un posto simile a questo … certo, un po’ di gnocca non guasterebbe eh…!!

10 minuti 10 e sono al Rifugio Lavaredo 2344m, il secondo rifugio, il primo ristoro, prima zolletta di zucchero e primo bicchiere di the, son tra i pochi che si fermano e si guardano in giro, hanno fretta hanno fretta, getto il bicchiere nel cestino, riparto ed esclamo ad alta voce, “Tzè, guarda qua, che schifo, i coglioni ci sono anche sopra i 2000m eh?” per terra a 10m dal cestino ci sono 7-8 bicchieri di plastica… un podista mi guarda e mi fa “hai proprio ragione, è una vergogna”. Soprassediamo allo scempio e arriviamo alla forcella Lavaredo 2450m, da qui, le 3 cime offrono un simpatico gioco di prospettiva, con una visione laterale, una in fila all’altra. C’è un tizio che conta ad alta voce, 93-94-95, passo io, 96, è il piazzamento in classifica.

Ammiro il panorama, qualche foto, e si riparte attraverso il sentiero “basso” (l’alto era chiuso) ai piedi del Monte Paterno, sentiero che mi porterà al terzo rifugio, il Locatelli a 2405m, il percorso è fantastico, è quasi una stradina che ti permette di correre guardando all’indietro senza il pericolo di inciampare, si, perché alle mie spalle le 3 cime svettano dai ghiaioni come 3 fantastici monoliti, la parete Nord, quella famosa nelle cartoline, ho la pelle d’oca e non è per il freddo, magnifico.

Arrivo al Rifugio, altra foto, mi riguardo le 3 signorine, due foto ai laghi e riparto, mi avran passato oramai in 20 dalla forcella Lavaredo, ma io avrò fatto almeno 20 foto… vuoi mettere?

Il tempo è fantasmagorico, inizia una lunga e morbida discesa che sotto i ghiaioni del M.Paterno, passa accanto al “lago dei piani inferiori” ancora incrostato di ghiaccio, fa da tetto naturale alla “Val Fiscalina”, le creste dei monti dietro la valle che abbiamo alla nostra sinistra, segnano il confine tra Italia ed Austria, corro, faccio foto e canto “Vola vola vola vola vola, l’ape maia….” Che figata!

La discesa termina, abbiam perso quasi 100m di dislivello, ora il sentiero risale nervoso in direzione Forcella Cengia 2522m, di gambe sto da Dio, altro panorama, altre foto, altro Rifugio, un brindisi!

Discesone molto tecnico e in un battibaleno, a 15 minuti dal Cengia e 2 ore e 1 minuto dal via, sono al 5° Rifugio il “Comici” a 2224m,

Discesina, tanto per perder qualche metro e ai piedi del gigantesco ghiaione che fa da piedistallo alla “Croda dei Toni”(dei Tuoni) parte come un missile, la terza ed ultima impegnativa salita della giornata che ci porterà all’apice di oggi, i 2532m di “Forcella Giralba” qui, dicono, facciano i nidi le aquile, non ne vedo, ma non stento a crederci, un bel respiro, e una bella foto per immortalare la “Val Giralba”, ringrazio le gambe che mi hanno fatto volare fino a qui e giù verso il 6° rifugio, il “Carducci”, 2297m, la discesa picchia duro, è lunghissima, in alcuni tratti davvero tecnica, provo a non esagerare con l’andatura e lascio strada a chi viene da dietro, almeno altre 10 posizioni le perdo, sorpassando solo 2 o 3 persone che troppo hanno chiesto a loro stessi, non c’è davvero tempo e spazio di alzare la testa, per fortuna dopo 4 km c’è un punto di ristoro con ponte radio, do il numero di pettorale di un ragazzo trovato fermo ai lati del sentiero con una storta, mi fermo per fare un attimino di stretching ai quadricipiti e riparto,altri 2 interminabili km passati a guardare l’altimetro del garmin, coprendolo di insulti del tipo “ E dai, scendi bastardo, scendi!!!” e il brutto finisce, ultimo ristoro, 6km all’arrivo, la discesa si fa corribile e strappo il secondo km più veloce di oggi, 5.28 in discesa!!! Le gambe non mi fanno malissimo ma le sento molto contratte, troppo, affianco un runner in maglia rossa, lo guardo e gli dico “Ne ho due coglioni di far discesa…” lui condivide, a me giran le palle e mi metto a camminare, bell’idea del cavolo, sento le gambe che mi si gonfiano istantaneamente, la frittata è fatta, anche il mio compagno di avventura che scoprirò qualche km più avanti chiamarsi Gianluca, cammina, io riparto, 200m e son di nuovo a camminare, lui fa uguale, ci guardiamo e tiriamo giù qualche santo,mi fa “ quanto manca da qui?” Guardo il Garmin e gli dico “penso 5km” se gli davo un calcio in culo gli facevo meno male, penso” siamo in due, bisogna far squadra”.

Subiamo qualche sorpasso da gente che corre pianissimo ma noi camminiamo e le palle che già mi girano per aver così mestamente gettato la spugna, cominciano a turbinare, bisogna reagire, per quanto possibile, gli dico: “che ne dici, corriamo fino alla curva”? detto fatto andiamo avanti così, per un paio di km, mai più veloci dei 6:10\km, corriamo fino a la, camminiamo fino a qua!

A 3 km dall’arrivo c’è il Camper dei miei, così faccio a Gianluca “oh, corriamo fino al ponte in legno perché qua ho i tifosi e mica posso passar camminando no?” lui mi asseconda, saluto mio padre, e appena mettiamo piede sul ponte camminiamo, ainoi, non abbiam fatto i conti con 3 bimbi con mamma, che appena ci vedono cominciano a gridare e concitarsi manco fossimo il primo ed il secondo…. Mi sento obbligato a riprendere a correre e gli aizzo a gridare più forte e a mettersi in fila per prendere il 5, non vedo in faccia Gianluca ma sicuramente so che sta pensando “Questo è andato” adrenalina pura.

A 30 m dal ponte un ristoro autogestito di acqua e menta, ci aaspetta (vuoi deluderli?) io ne bevo si e no mezzo sorso, mi vien quasi da vomitare ma il crisone sembra passato, Gianluca se ne beve un bicchiere, mi dice che non sta benissimo, io gli dico “Uomo, man
cano 2 cazzo di km, quante volte hai corso 2 km?” mi dice “hai ragione”, riprendiamo a correre, 300m e siam fermi di nuovo, per fortuna comincia ad esserci più pubblico, io mi diverto ad aizzarlo e obbligare Gianluca a correre per non far brutta figura con i tifosi, hua hua hua, mentre do del “recidivo” a Gianluca, il quale mi confessa di aver già fatto l’anno scorso la camignada, non so come ma arriviamo al cartello dell’ultimo km.

Chiedo a Gianluca se non ha ancora iniziato ad odiarmi ma lui dice di no!

Cominciamo a costeggiare il lago di Auronzo, una signora che ci vede camminare ci fa, dai forza, siete arrivati, io le faccio: “Mah, signora, vede che ore sono? È meno 5 a mezzogiorno e se arriviamo troppo presto a casa, rischiamo di dover apparecchiare la tavola anche oggi” la signora si mette a ridere, io la ringrazio per il supporto e invito il mio compagno di via crucis a ripartire, io ho i remi in barca da ormai 3 km, lui mi fa “è normale avere freddo?” io penso, “cazzo non troppo, saran 28°”, ma gli dico solamente, “tranquillo, siamo arrivati, è una reazione del tuo corpo” ultimi 500m, trovo “La CRIS” che mi fa, “Alvin già qui? Io la guardo e le dico? Già qui? Son partito 4 ore fa, ma se mi fai il tifo prometto che corro fino alla fine” detto fatto, riparto di corsa ma a 150m dall’arrivo, Gianluca mi cede di schianto, “mi grida, vai Alvin vai” io gli dico, “dai cazzo andiamo” lui, mi fa segno che gli vien da vomitare, cazzo mi spiace un sacco, guardo dritto avanti a me, vedo 3 runner che arrancano lì davanti nell’ultima rampetta e piazzo un allungo che li lascia letteralmente sul posto, io mi giro, per guardar se ho lasciato sullo stesso posto pure le mie gambe, perché non le sento più, entro nell’ex palaghiaccio, vedo il cronometro che dice 4:02:e boh! Passo l’arrivo a braccia alzate 159° assoluto, ricevo il pacco gara letteralmente al volo, mai, come mi era successo in altre gare, mi butto a terra tra le altre “salme”….. ebbro di me e davvero soddisfatto, pur con 3 minuti di ritardo sul tempo ambito.

Qualche secondo e arriva pure Gianluca, ci complimentiamo, chiacchieriamo un po’ rimango lì incollato a terra per 15 minuti buoni, il mio adduttore destro non ne vuol saper di far piegare la gamba, così Gianluca mi porta pure l’acqua da bere … forse è la più buona acqua che abbia mai bevuto, 20 minuti e arriva pure Gigio, ritrovo Cris la saluto e mi scuso per il fatto che puzzo come un cane morto da giorni, bellissima sta Camignada!

Considerazioni finali: me l’aspettavo tosta, in realtà in salita andavo davvero bene, temevo la discesa ed infatti è stata terribile, mi ha letteralmente spolpato le gambe, sicuramente non ero muscolarmente pronto per affrontare bene una gara del genere, d’altra parte gli allenamenti dell’ultimo mese erano affinati per i 42km… tutt’altro sport rispetto al meraviglioso TRAIL!

Se amate la Maratona, non correte un Trail o la tradirete molto presto anche solo con il pensiero.

Good Run AmiciAh eh, per gli organizzatori delle Maratone, questa si chiama MEDAGLIA!


MEMENTO AUDERE SEMPER... RICORDA DI OSARE SEMPRE

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